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Accogliamo con la fumata della pace gli aficionados della pipa :)

giovedì 8 ottobre 2015

Caricaaaa!

Il blog non è morto... Alleluja! C'è vita sul pianeta :D


C’è il metodo dei pizzichi… 3 pizzichi, 5 pizzichi, 7 pizzichi… L’importante è che la pressione sia minima all’inizio e cresca gradualmente. Con mano di bimbo, di donna e di uomo. E separare i pezzi piccoli da quelli grossi e dai tronchi di cedro. C’è il metodo del “butta dentro”, la prima parte per sola gravità e l’ultima premendo con la giusta cura. C’è il metodo del butta dentro tutto assieme e dai una polliciata finale. C’è il metodo del “butta la pipa dentro la busta” e scaraventa il tabacco a caso nel fornello. C’è il metodo antigravitazionale, quello della “tasca d’aria” sul fondo, quello che sul fondo ci va una pallina di carta, un pezzetto di toscano, la griglietta del sciùr Paronelli, il pane secco dell’altro giorno, tre grani di pepe e vermi fritti al maraschìn.
Io che sono classificabile fra i pipatori selvatici, dopo la doverosa gavetta durante la quale ho sperimentato pressoché tutti i metodi (sì, anche quello antigravitazionale - mi sentivo molto sull’Enterprise, se non che sull’Enterprise il tabacco non è contemplato), ho adottato la religione della Lazzaronite Cronica e ho preso a buttare dentro il tabacco come caspita preferisce buttarsi dentro. Tolgo i tronchi di cedro, lo ammetto.
In questo momento, un semplice Le Baron sbuffa in una semplice pipaccia da 3 euro al mercatino, con gran godimento suo e mio. Non ricordo nemmeno come ho caricato, credo di avere buttato a caso il tabacco nel fornello finché ci stava.
La setacciatura del tabacco la lascio per i miei placidi momenti zen, quando avviene per lo più che passi tutto il tempo a setacciare e separare e dopo questa pratica altamente zen metta via pipa e tabacco, in pace con il mondo.

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